Bologna, 12 marzo 2016: tarda mattina. Davanti alla facciata dell'XM24 si è appena arrivati all'apice di un terribile, per taluni, scempio, per altri di un glorioso ultimo atto di "resistenza". Il grande murale che qualche anno prima aveva permesso la salvezza del centro sociale, rendendolo impermeabile alla oliatissima macchina della gen-trification, è stato sacrificato al bene più importante: la libertà. La sua fine è stata decretata dal suo stesso artefice, Blu, che ha deciso di scorticarlo e poi di seppellirlo sotto una valanga di grigio, sorte toccata a quasi tutta la sua produzione felsinea. Il tutto per colpa di una "maledetta" mostra; di quelli che l'hanno promossa, ideata e resa possibile: finanziatori, curatori, conservatori e res...